La leggenda del vischio è antica
e romantica, e risale alla
mitologia dei Celti:
ecco perché questa pianta magica
è diventata simbolo di fortuna
e… di baci!
Perché baciarsi sotto un
ramoscello di vischio porta
fortuna?
Per via di una storia d’amore
molto, molto antica.
Nella mitologia nordica, il
vischio è anche la pianta sacra
di Frigg (o Freya),
dea dell’amore: questa dea ha
una storia romantica e dolorosa.
Essa aveva due figli, Balder,
buono e generoso, e Loki,
cattivo e invidioso,
quest’ultimo
voleva uccidere il
fratello. Frigg saputo il piano
di Loki,
chiese a tutte le creature
animali e vegetali di proteggere
Balder,
ma si dimenticò del vischio.
Loki allora usò proprio questa
pianta per fabbricare una
freccia che uccise Balder.
La dea Frigg appena vide il suo
cadavere, iniziò a piangere.
Le sua lacrime per magia si
trasformarono in bacche bianche,
e quando queste toccarono il
corpo di Balder, lui tornò in
vita.
Per la grande felicità, la dea
Frigg cominciò a baciare
chiunque passasse sotto
l’albero sul quale cresce il
vischio (di solito pioppi, olmi
e tigli).
Il suo bacio non era solo un
onore, ma anche un portafortuna
e una protezione;
ai fortunati baciati dalla dea,
infatti, non poteva capitare
nulla di male.
I druidi celti onoravano il
vischio come pianta sacra,
perché ritenevano che nascesse
dal cielo
(per la precisione, che
crescesse nei luoghi colpiti dai
fulmini),
e poiché le sue bacche si
sviluppano in 9 mesi e si
raggruppano a tre a tre
(il 3 è un numero sacro in molte
culture).
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